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Approvo

la Società Operaia cerca nuovi Soci

Pigresi e Villeggianti,

Costituita fra gli operai di Pigra nel lontano 1877, continua la sua attività perseguendo valori di rispetto,
fratellanza, collaborazione e cura.

Nel 2027 compirà 150 anni e vorremmo essere in molti a celebrare questo importante traguardo!

Il tesseramento 2024 è aperto, il Presidente vi aspetta.

Elio Ceschina (cell. 328 0831831)

SOCIETA' Dl MUTUO SOCCORSO FRA GLI OPERAI Dl PIGRA

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DICEMBRE 2023

E' convocata per sabato 30 dicembre 2023 alle ore 14,30 in seconda convocazione, presso la sede, l'assemblea ordinaria dei soci della Società di mutuo soccorso fra gli operai di Pigra.

ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del sull'attività nell'anno 2023
2) Programma 2024
3) Mutualità mediata
4) Varie eventuali

DOMENICA 6  AGOSTO

DALLE ORE 12,00 ALLE 13,00

PRESSO LA SEDE DELLA SOCIETA' OPERAIA

SOLO SU PRENOTAZIONE

VERRA' DISTRIBUITA IN CONFEZIONE DA ASPORTO LA 

TRADIZIONALE TRIPPA

 
PER PRENOTAZIONI TELEFONARE A:
Elio 328 08 31 831
Liuccia 335 83 54 730

La Battaglia di Nikolajewka

Fronte russo, gennaio 1943

Dall'autunno 1942 il Corpo d'Armata Alpino, costituito dalle tre Divisioni alpine Cuneense, Tridentina e Julia, era schierato sul fronte del fiume Don, affiancato da altre Divisioni di fanteria italiane, da reparti tedeschi e degli altri alleati, rumeni e ungheresi.

Il 15 dicembre, con un potenziale d'urto sei volte superiore a quello delle nostre Divisioni (basti pensare che impiegarono 750 carri armati e noi non avevamo né carri, né efficienti armi controcarro), i Russi dilagarono nelle retrovie accerchiando le Divisioni Pasubio, Torino, Celere e Sforzesca schierate più ad Est. Esse dovettero sganciarsi dalle posizioni sul Don, iniziando quella terribile ritirata che, su un terreno ormai completamente in mano al nemico, le avrebbe in gran parte annientate con una perdita di circa 55.000 uomini tra Caduti e prigionieri.

L'accerchiamento

Mentre le Divisioni della Fanteria si stavano ritirando, il Corpo d'Armata Alpino ricevette l'ordine di rimanere sulle posizioni a difesa del Don per non essere a sua volta circondato.

Il 13 gennaio i Russi partirono per la terza fase della loro grande offensiva invernale e, senza spezzare il fronte tenuto dagli alpini, ma infrangendo contemporaneamente quello degli Ungheresi a Nord e quello dei Tedeschi a Sud, con una manovra a tenaglia, riuscirono a racchiudere il Corpo d'Armata Alpino in una vasta e profonda sacca.

Il ripiegamento

Davanti alla possibile catastrofe rimaneva un'unica alternativa: il ripiegamento immediato. La sera del 17 gennaio 1943, su ordine del generale Gabriele Nasci, ebbe inizio il ripiegamento dell'intero Corpo d'Armata Alpino di cui la sola Divisione Tridentina era ancora efficiente, quasi intatta in uomini, armi e materiali.

La marcia del Corpo d'Armata Alpino verso la salvezza fu un evento drammatico, doloroso ed allucinante, costellato da innumerevoli episodi di valore, di grande solidarietà, in cui circa 40.000 uomini si batterono disperatamente, senza sosta, per 15 interminabili giorni e per 200 chilometri.

La battaglia di Nikolajewka

Fu così che dopo 200 chilometri di ripiegamento a piedi e con pochi muli e slitte, sempre aspramente contrastati dai reparti nemici e dai partigiani sovietici, il mattino del 26 gennaio 1943 gli alpini della Tridentina, alla testa di una colonna di 40.000 uomini quasi tutti disarmati e in parte congelati, giunsero davanti a Nikolajewka. Forti del tradizionale spirito di corpo gli alpini del generale Reverberi, dopo una giornata di lotta, espugnarono a colpi di fucile e bombe a mano il paese annientando gli agguerriti difensori annidati nelle case.

Per dare il colpo mortale al nemico in ritirata, i Russi si erano trincerati fra le case del paese che sorge su una modesta collinetta, protetti da un terrapieno della ferrovia che correva pressoché attorno all'abitato e che costituiva un'ottima protezione per il nemico. Le forze sovietiche che sbarravano il passo agli alpini ammontavano a circa una divisione. Verso le ore 9.30 venne ordinato di attaccare. In un primo tempo si lanciarono all'assalto gli alpini superstiti del Verona, del Val Chiese, del Vestone e del II Battaglione misto genio della Tridentina, appoggiati dal fuoco del gruppo artiglieria Bergamo e da tre semoventi tedeschi.

La ferrovia, dopo sanguinosi scontri, fu raggiunta; in più punti gli alpini riuscirono a salire la contro scarpata ed a raggiungere le prime isbe dell'abitato dove sistemarono immediatamente le mitragliatrici, ma le perdite furono gravissime per il violento fuoco dei Russi. Nonostante le sanguinose perdite, gli alpini continuarono a combattere con accanimento: fu un susseguirsi di assalti e contrassalti portati di casa in casa; venne conquistata la stazione ferroviaria e un plotone del Val Chiese riuscì ad arrivare alla chiesa.

La reazione russa fu violentissima: gli alpini furono costretti ad arretrare e ad abbarbicarsi al terreno in attesa di rinforzi. Verso mezzogiorno giunsero in rinforzo i resti del battaglione Edolo, del Morbegno e del Tirano, i gruppi di artiglieria Vicenza e Val Camonica ed altre modeste aliquote di reparti della Julia col Battaglione L'Aquila: anch'essi vennero inviati nel cuore della battaglia.

Il nemico, appoggiato anche dagli aerei che mitragliavano a bassa quota, opponeva una strenua resistenza. Sul campanile della chiesa c'era una mitragliatrice che faceva strage di alpini. La neve era tinta di rosso: su di essa giacevano senza vita migliaia di alpini e moltissimi feriti.

Nonostante gli innumerevoli atti di valore personale di ufficiali, sottufficiali e soldati, spinti sino al coscientesacrificio della propria vita, la resistenza era ancora attivissima e l'esito della battaglia era non del tutto scontato. La situazione si faceva sempre più tragica perché il sole incominciava a scendere sull'orizzonte ed era evidente che una permanenza all'addiaccio nelle ore notturne, con temperature di 30-35 gradi sotto lo zero, avrebbe significato per tutti l'assideramento e la morte.

Quando ormai stavano calando le prime ombre della sera e sembrava che non ci fosse più niente da fare per rompere l'accerchiamento, il generale Reverberi, comandante della Tridentina, saliva su un semovente tedesco e, incurante della violenta reazione nemica, al grido di "Tridentina avanti!" trascinava i suoi alpini all'assalto.

Il grido rimbalzò di schiera in schiera, passò sulle labbra da un alpino all'altro, scosse la massa enorme degli sbandati che, come una valanga, assieme ai combattenti ancora validi, si lanciarono urlando verso il sottopassaggio e la scarpata della ferrovia, la superarono travolgendo la linea di resistenza sovietica. I Russi sorpresi dalla rapidità dell'azione dovettero ripiegare abbandonando sul terreno i loro caduti, le armi ed i materiali. Il prezzo pagato dagli alpini fu enorme: dopo la battaglia rimasero sul terreno migliaia di caduti. Tutti gli alpini, senza distinzione di grado e di origine, diedero un esempio di coraggio, di spirito di sacrificio e di alto senso del dovere.

In salvo

Dopo Nikolajewka la marcia degli alpini proseguì fino a Bolscke Troskoye e a Awilowka, dove giunsero il 30 gennaio e furono finalmente in salvo, poterono alloggiare e ricevere i primi aiuti. Il 31 con il passaggio delle consegne ai Tedeschi termina ogni attività operativa sul fronte russo.

Fino al 2 febbraio continuarono ad arrivare i resti dei reparti in ritirata. I feriti gravi vennero avviati ai vari ospedali, poi a Schebekino alcuni furono caricati su un treno ospedale per il rimpatrio.

La colonna della Tridentina riprese la marcia il 2 febbraio per giungere a Gomel il 1° marzo. Gli alpini percorsero a piedi 700 km e solamente alcuni, nell'ultimo tratto, poterono usufruire del trasporto in ferrovia.

Il rimpatrio

Il 6 marzo 1943 cominciarono a partire da Gomel le tradotte che riportavano in Italia i superstiti del Corpo d'Armata Alpino; il giorno 15 partì l'ultimo convoglio e il 24 tutti furono in Patria.

Mentre per il trasporto in Russia del Corpo d'Armata Alpino erano stati necessari 200 treni, per il ritorno ne bastarono 17. Sono cifre eloquenti, ma ancor più lo sono quelle dei superstiti: considerando che ciascuna divisione era costituita da circa 16.000 uomini, i superstiti risultarono 6.400 della Tridentina, 3.300 della Julia e 1.300 della Cuneense.

 

SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO FRA GLI OPERAI DI PIGRA

AVVISO CONVOCAZIONE ASSEMBLEA 2023

E’ convocata per venerdi’ 6 gennaio 2023 alle ore 14 in prima convocazione ed alle ore 14,30 in seconda convocazione, presso la sede, l'assemblea ordinaria dei soci della Società di mutuo soccorso fra gli operai di Pigra.

ORDINE DEL GIORNO

1) Relazione del presidente sull’attività nell’anno 2022
2) Programma 2023
3) Ruolo tassa, soci 
4) Rinnovo contratti box
5) Mutualità mediata
6) Varie eventuali

Società di Mutuo Soccorso FRA GLI OPERAI DI PIGRA
(Prov. Di Como)

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA

E’ convocata per Domenica 27/02/22 alle ore 14:00 in prima convocazione ed alle ore 14:30 in seconda convocazione, presso la sede, l’assemblea ordinaria dei soci della Società di mutuo soccorso fra gli operai di Pigra.

ORDINE DEL GIORNO
1. – Relazione del presidente dell’anno 2021
2. – Iscrizione nel registro unico 3° settore
3. – Adeguamenti a nuovo statuto
4. – Rinnovo cariche sociali
5. – Programma 2022
6. – Varie ed eventuali

Si garantisce il rispetto della distanza prevista dalle norme anticovid ed é richiesto l'uso della mascherina protettiva.
Nell'occasione sarà possibile pagare la quota associativa annuale.

Società di Mutuo Soccorso FRA GLI OPERAI DI PIGRA (Prov. Di Como)
Pigra, 21/06/2020

AVVISO CONVOCAZIONE ASSEMBLEA

E’ convocata per Domenica 28/06/20 alle ore 14:30 in prima convocazione ed alle ore 15:00 in seconda convocazione, presso la sede, l’assemblea ordinaria dei soci della Società di mutuo soccorso fra gli
operai di Pigra.

ORDINE DEL GIORNO

1. –Discussione e approvazione bilancio 2019
2. – Programma 2020
3. – Lavori di manutenzione
4. – Contratti Box
5. – Mutualità Mediata
6. - Varie ed eventuali

L'assemblea si svolgerà secondo le norme Covid, garantendo le distanze fisiche tra i partecipanti. Sarà obbligatorio l'uso della mascherina protettiva.

IL PRESIDENTE: Ceschina Elio

Società di Mutuo Soccorso FRA GLI OPERAI DI PIGRA (Prov. Di Como)
Pigra, 26/01/2021

AVVISO CONVOCAZIONE ASSEMBLEA

E’ convocata per Domenica 14/02/21 alle ore 13:30 in prima convocazione ed alle ore 14:30 in seconda convocazione, presso la sede, l’assemblea ordinaria dei soci della Società di mutuo soccorso fra gli
operai di Pigra.

ORDINE DEL GIORNO

  1. ISCRIZIONE NEL REGISTRO UNICO DEL TERZO SETTORE come prescritto dalla Legge 106/2016 e dal Decreto legislativo n.117 del 03/07/2017
  2. Assicurazione stabile e soci

Data l'importanza dell'argomento che comporta la scelta di mantenere o meno il "Mutuo Soccorso", si invitano i soci ad intervenire numerosi, eventualmente a mezzo di delega firmata.

L'assemblea si svolgerà secondo le norme Covid, garantendo le distanze fisiche tra i partecipanti. Sarà obbligatorio l'uso della mascherina protettiva.

Si garantisce il rispetto della distanza di sicurezza prevista dalle norme anticovid ed è richiesto l'uso della mascherina protettiva.

Nell'occasione sarà possibile pagare la quota associativa annuale.

IL PRESIDENTE: Ceschina Elio

Società di Mutuo Soccorso FRA GLI OPERAI DI PIGRA

Pigra, 19/03/2018

A V V I S O CONVOCAZIONE ASSEMBLEA

E’ convocata per il giorno 01/04/18 alle ore 16:30 in primo appello ed alle ore 17:00 in secondo appello, presso la sede sociale, l’assemblea ordinaria dei soci della Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai di Pigra.

ORDINE DEL GIORNO

1. – Approvazione bilancio
2. – Situazione lavori di manutenzione stabile
3. – Programma estivo
4. – Varie eventuali

Società di Mutuo Soccorso FRA GLI OPERAI DI PIGRA

Pigra, 21/04/2019

AVVISO CONVOCAZIONE ASSEMBLEA

E’ convocata per il giorno 21/04/19 alle ore 16:30 in primo appello ed alle ore 17:00 in secondo appello, presso la sede sociale, l’assemblea ordinaria dei soci della Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai di Pigra.

ORDINE DEL GIORNO

  1. Approvazione bilancio
  2. Situazione lavori di manutenzione stabile
  3. Programma estivo
  4. Aggiornamento vertenza terreno
  5. Varie eventuali

Società di Mutuo Soccorso FRA GLI OPERAI DI PIGRA (Prov. Di Como)

AVVISO CONVOCAZIONE ASSEMBLEA

sabato 30/12/17 alle ore 14:30 

Presso la sede,
L'assemblea ordinaria dei soci della Società di mutuo soccorso fra gli operai di Pigra.

ORDINE DEL GIORNO

  1. Relazione del presidente sull”attività nell°anno 2017
    2. Rinnovo cariche sociali
    3. Programma anno 2018
    4. Varie ed eventuali

Nel corso dell'assemblea si procederà al pagamento della quota sociale relativa all'anno.

Si richiede in particolare la presenza di tutti i soci “Onorari / Effettivi” con età minima di 65 anni “o eventuali parenti” per il ritiro del Pacco Natalizio.