POLIGALA - POLYGALA CHAMAEBUXUS
Il Poligala falso-bosso (nome scientifico Polygala chamaebuxusL.) è un basso arbusto ornamentale, molto ramificato e cespuglioso appartenente al genere Polygala e alla famiglia delle Polygalaceae.
La pianta ha la capacità di adattarsi a diversi tipi di aree ecologiche. Questi adattamenti diversi generano molte varianti non sempre ancora studiate a fondo. È da rilevare inoltre che i vari colori della corolla e del calice non determinano diversità tassonomiche.
- Polygala chamaebuxus L. var. grandiflora Gaudin: i fiori sono più grandi e le ali generalmente sono purpuree.
- Polygala myrtifolia L.: i rami sono più eretti; le foglie lanceolate e acute e più lunghe (3 – 5 cm); il colore dei fiori è purpureo e l'infiorescenza è più densa e i fiori stessi sono più grandi (le ali raggiungono i 20 mm). Se non è spontanea viene coltivata per ornamento.
La nostra pianta può essere inoltre confusa con la specie Arctostaphylos uva-ursi (L.) Sprengel (Uva ursina) o con la specie Vaccinium vitis-idaea L. (Mirtillo rosso) in quanto oltre a vivere nello stesso ambiente hanno le foglie quasi identiche.
varietà lutea
varietà purpurea
foto scattata sulla strada militare Pigra-Alpe di Colonno da Gabriella Testi
VERATRO (VERATRUM)
Il veratro (Veratrum albumL.) è una pianta rizomatosa tossica, appartenente alla famiglia delle Liliaceae
Il veratro bianco è una pianta perenne alta fino a 150 cm. Le foglie sono alterne, verde scuro. I fiori sono formati da 6 petali e raggruppati in infiorescenze terminali ramificate nella loro metà inferiore.
foto di Gabriella Testi - scatata sulla strada dei monti
Asphodelus Albus-Asfodelo
Asphodelus L., 1753 è un genere di piante della famiglia Liliaceae che comprende diverse specie erbacee, note genericamente con il nome volgare di asfodelo. Il nome deriva dal greco ἀσφόδελος (asphódelos).
Gli asfodeli amano i prati soleggiati e sono invadenti nei terreni soggetti a pascolo eccessivo, perché le loro foglie appuntite vengono risparmiate dal bestiame.
Le foglie dell'asfodelo si presentano sotto forma di una rosetta di grosse foglie radicali, strette e lineari, con l'estremità appuntita.
Dal centro della rosetta emerge uno stelo nudo che porta una spiga di fioripiù o meno ramificata secondo le specie. La spiga è generalmente alta un metro o più.
I fiori iniziano a sbocciare dal basso. Hanno sei tepali (cioè non esiste distinzione visibile tra petali e sepali, che hanno la stessa forma e lo stesso colore). Nella maggior parte delle specie, i tepali sono bianchi con una striscia scura al centro. I frutti sono capsule tondeggianti. La radice è commestibile.
foto di Gabriella Testi - scattata sulla strada dei monti verso l'alpe di Colonno
Questa erba, definita crudele perchè sa difendersi dalle aggressioni. È capace anche di prendere le nostre difese. Non faticherete a riconoscere questa erba dal fusto quadrangolare dalle foglie irte di peli urticanti; questi peli iniettano un veleno ricco di acido formico e di enzimi che somigliano a quelli contenuti nel veleno del serpente; ed è proprio questo liquido urticante che racchiude tutte le virtù della pianta.
Imparate a raccoglierla con dei guanti o prenderla dalla base. Se volete potete