Sovrastando Argegno, sale la rossa funivia
elevandosi veloce ed in vertiginosa ascesa:
domina il Lario che ai suoi piedi si distende,
aperto in panorami mozzafiato.
La scìa di un battello che va incrociando lenta
delimita in riquadri, insieme ai cavi, l’orizzonte:
il lago mi appare un ampio specchio di cristallo,
scontornato dal bianco della neve.
Il sole meridiano, svanito dalla riva occidentale
brilla ancora all’altra sponda e a mezza costa:
e in Val d’Intelvi Pigra ci attende, con la neve
inondata dei suoi tiepidi raggi.
Due giovani caprioli, naso insù
osservano la scena, incuriositi.
© luciana bianchi cavalleri