La Provincia di giovedì 12 Novembre 2015 ha pubblicato un bellissimo articolo di Francesco Aita sul Pigra ed in particolare sulla nostra iniziativa Pigra da Scoprire
qui in seguito una trascrizione del testo dell'articolo
"C'è Pigra da scoprire"
Quel Paese rinato grazie alla sua funivia
La storia. L'associazione degli Amici e il Comune hanno preparato un itinerario destinato ai turisti. Migliaia di persone attratte dal Belvedere e dai vicoli
PIGRA - di FRANCESCO AITA
Paesaggio, storia, cultura, arte e tradizione. «Pigra da scoprire», un itinerario in posizione panoramica e dominante a quota 870 metri di altitudine, tutto da gustare che rappresenta un viaggio culturale, testimonianza di una comunità viva.
Un progetto di divulgazione e valorizzazione del patrimonio, tipico paesaggio alpino e rurale, portata avanti dall'associazione Amici di Pigra sostenuto dall'amministrazione comunale, diventato un volano turistico indispensabile per la crescita del territorio.
Merito, naturalmente, anche della splendida funivia che collega Argegno con Pigra.
Cartelli, pannelli didattici, indicazioni, si snodano tra i viottoli del centro storico. La «risciada», ossia il vecchio acciottolato in pietra, ci conduce tra i tesori architettonici e urbanistici nel cuore del vecchio borgo. Uno scenario di rara bellezza, le piazzette, con le case ben tenute, addossate uno all’altra, le fontane, scalinate, portali, antichi cortili, portici, edicole votive, dipinti, meridiane, le facciate in terre naturali e sasso a vista, non contaminato dall’uso dell'auto che ci riporta lontano alle bellezze di un tempo, che i secoli non hanno scalfito.
Dimore medievali con le finestre «bifore» ben conservate fanno di Pigra un vero e proprio monumento alla storia.
Un viaggio culturale, apprezzato da migliaia di visitatori che ha fatto di Pigra in questi ultimi anni un piccolo paese di grande richiamo culturale.
L’iniziativa delle associazioni locali, rappresenta un impegno progettuale che ha avuto inizio con il recupero del Belvedere, uno tra i siti panoramici che guarda il Lario tra i più suggestivi di tutto il territorio Lariano, il balcone mozzafiato con il binocolo d'osservazione a ridosso della funivia e si è concluso con il recupero della chiesa di Santa Margherita.
Un’idea di cultura, espressione dinamica di un nutrito gruppo di volontari, residenti e villeggianti che liberamente si aggregano, promuovendo per passione e per amore del posto in cui vivono o trascorrono le vacanze, le specificità del territorio.
E la valorizzazione del patrimonio storico e monumentale, fondamento delle radici e della memoria storica e delle tradizioni delle comunità, inserita in un contesto naturale e ambientale già di per se stesso generoso.
Luoghi di antico fascino che ci riportano ai resti delle antiche torri e fortificazioni che fanno risalire l'origine della comunità all’epoca tardo romana.
Mete visitate, la chiesa di Santa Margherita di antica fondazione, l'Oratorio di Sam Rocco, la biblioteca civica particolarmente ricca di testimonianze sulle opere e la storia dei Magìstri Intelvesi.
Di elevato valore storico e sociale la sede della società operaia di mutuo soccorso che vanta tra i suoi primi aderenti anche Giuseppe Garibaldi.