Esistono vari modi per catturare le vespe che certe estati infestano i nostri luoghi, sistemi che prevedono insetticidi, esche, a pagamento e non.
Vi proponiamo oggi un sistema fatto in casa che riteniamo molto efficace.
E’ un procedimento che diventa più efficace verso la fine dell’estate, quando le vespe operaie diventano più aggressive cercando sostanze dolci e proteine.
COME SI COSTRUISCE LA TRAPPOLA
Prendiamo una bottiglia di plastica da 1,5 lt vuota, dividiamo la bottiglia in due parti, tagliandola proprio dove la bottiglia incomincia a rastremarsi verso l’alto per formare il collo.
Dalla divisione della bottiglia si ottiengono due pezzi, uno inferiore a forma di cilindro, che serve come contenitore dell'esca e uno superiore a forma d’imbuto (ingresso), la parte superiore si capovolge e s’inserisce nel cilindro fino a far combaciare i due tagli della bottiglia e si fissa sul cilindro mediante punti per cucitrici o nastro adesivo. A questo punto, la trappola è pronta, manca solo l’esca.
L’insetto anche se non resta invischiato nell’esca non potrà mai più uscire.
L’ESCA
Esistono vari tipi di esche
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L’esca ottimale è la birra, gli aromi dovuti alla presenza del malto e di altri odori secondari dovuti alla fermentazione e alla maturazione di altri ingredienti, mettano a dura prova persino gli insetti più reticenti. La quantità da inserire dentro la bottiglia varia dai 300 ± 400 cl., 2 cucchiai di zucchero;
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Miscela con acqua (100g), zucchero (100gr) e aceto (20gr);
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Vino bianco dolce o addolcito con zucchero più 30 ml di sciroppo di menta.
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Pesce avariato (appeso ad un filo al centro della bottiglia - le vespe sono carnivore).