LE CROCI IN MAGGIO
La processione delle 7 croci intorno al paese, credo che sia per tutti un bel ricordo, specialmente per noi bambini, perché da quel giorno si incominciava a mettere i “Brac curt” (i pantaloni corti).
Sicuramente uno dei ricordi più belli di Pigra, in quanto partecipavano tutti dai bambini agli anziani.
Ritrovo a San Rocco col prete, che dai miei ricordi era Don Elio, e partenza.
Prima Croce: Campo di Monte. Benedizione e via, con canti durante tutto il tragitto e qui si faceva a gara per chi cantava più forte;
Seconda Croce: Campo Sportivo (parte della Croce era rovinata e rotta, ora aggiustata e sistemata). Benedizione e via;
Terza Croce: Crusa Piana (spra la casa dove abito io) ai Monti. Tutti aspettavano di arrivare a questa Croce, perchè dopo la benedizione, ci si fermava a mangiare TUTTI INSIEME: chi salame, chi formaggio, chi altro ancora. I giorni prima della processione si veniva a segnare il posto con dei sassi dove ognuno doveva sedersi con la propria famiglia. Dopo la sosta via con i soliti canti, ognuno partiva col nome di un Santo e tutti gli altri dietro, tipo Sante Roche, Sante Giovanni, Sante Pietro o Paolo col finale: Ora Pro Nobis.
Quindi dopo Crusia Piana, percorrendo il sentiero si arrivava alla Cappella dopo la Società e lì c'era la quarta Croce (ora rifatta a nuovo e spostata). Finiti i rituali di Benedizione ci si avviava verso la quinta Croce, situata alla Serta, vicino alla discarica, anche qui solito rito e canti, poi si raggiungeva la sesta Croce in zona belvedere, un po' nascosta, ma ancora esistente, solito rito, poi direzione verso la settima e ultima Croce, Piz Curnà, la più in vista, perchè come si arrivava dalla funivia è lì che ci accoglie.
Finito questo giro delle Croci si andava tutti in chiesa, per la Benedizione, uomini da una parte e donne dall'altra. Quando si andava in chiesa ci si sedeva al primo posto libero che si trovava,senza controllare prima chi si trovava vicino, ora quelle poche volte che vado in chiesa, vedo la gente che prima di sedersi, guarda attentamente chi c'è seduto. Come cambiano i tempi.
Dopo la Benedizione si tornava a casa col sacco in spalla, tutti felici e contenti come nelle fiabe.
P.S. Le Croci descritte sono datate 1934.
Scritto da Eliseo Ceschina – maggio 2010